L'esempio è nelle azioni che si fanno, non nelle parole che si dicono.
Così facendo classifico le persone che mi giudicano tra coloro che si fermano all'apparenza e chi và alla sostanza delle cose
mercoledì 21 maggio 2008
venerdì 8 febbraio 2008
mercoledì 12 dicembre 2007
Satisfaction
la mia religione non mi consente di avere rapporti sessuali con una donna. ho ovviato organizzando orge
venerdì 5 ottobre 2007
venerdì 1 giugno 2007
negli uffici si lavora troppo e male
dal sito del corriere della sera: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2007/05_Maggio/31/tempo_perso_lavoro.shtml Il New York Times denuncia la crescita dei tempi improduttivi negli uffici Usa: negli uffici si lavora troppo e male Negli Usa sulla media di 45 ore di lavoro, 16 sono inutili. Molte aziende cambiano rotta: orari flessibili, conta il risultato |
LA PERDITA DI TEMPO - La media dei lavoratori americani spende in ufficio circa 45 ore alla settimana, anche se ci sono punte di 70 ma, secondo una ricerca di Microsoft, di queste «almeno 16 sono totalmente improduttive». Nella media degli impiegati a tempo pieno la resa migliore non si realizza prima delle 11 di mattina e non va oltre le quattro del pomeriggio. Il resto del tempo è quasi solo un presidio della posizione. Nel paese che guida il libero mercato il "facimme ammuina" resta un classico: si spostano un po' di carte da una scrivania all'altra e si tira sera.
I MOTIVI - Se gli analisti concordano sul fatto che il tempo perso sul lavoro ci sia e sia tanto, le loro opinioni divergono invece sui modi con cui lo si perde: secondo alcuni l'emorragia di efficienza maggiore finisce nella rete di Internet, secondo altri nelle riunioni. Per lo studio di Microsoft, ad esempio, esiste una media di almeno 5-6 ore a settimana di riunioni nel mondo del lavoro e, secondo il 70% degli intervistati, sono ore totalmente inutili o quasi. Ma perché si perde tutto questo tempo? Secondo Bob Kustka, fondatore della Fusion Factor, società di consulenza per i manager il motivo è ovvio: «Più a lungo si lavora, più tempo si perde. Bisogna pensare ai lavoratori come se fossero degli sportivi: in tutte le attività atletiche ci sono pause, intervalli, momenti nei quali si devono recuperare le forze. E questo avviene anche negli uffici». Tenendo anche conto che non tutti hanno la tempra di Federer o di Gattuso.
I MOTIVI - Se gli analisti concordano sul fatto che il tempo perso sul lavoro ci sia e sia tanto, le loro opinioni divergono invece sui modi con cui lo si perde: secondo alcuni l'emorragia di efficienza maggiore finisce nella rete di Internet, secondo altri nelle riunioni. Per lo studio di Microsoft, ad esempio, esiste una media di almeno 5-6 ore a settimana di riunioni nel mondo del lavoro e, secondo il 70% degli intervistati, sono ore totalmente inutili o quasi. Ma perché si perde tutto questo tempo? Secondo Bob Kustka, fondatore della Fusion Factor, società di consulenza per i manager il motivo è ovvio: «Più a lungo si lavora, più tempo si perde. Bisogna pensare ai lavoratori come se fossero degli sportivi: in tutte le attività atletiche ci sono pause, intervalli, momenti nei quali si devono recuperare le forze. E questo avviene anche negli uffici». Tenendo anche conto che non tutti hanno la tempra di Federer o di Gattuso.
LE SOLUZIONI - Quindi se lavorare per molto tempo significa quasi sempre lavorare anche molto male, la soluzione sembra semplice: lavorare meno e meglio. Alcune compagnie americane stanno prendendo proprio questa strada, che si è aperta dietro a un principio che suona come uno slogan: «Guarda quello che produco, non come lo produco». Nel quartier generale della società Best Buy, a Mineeapolis, per esempio, si è adottato un acronimo che è poi diventato di moda: il "Rowe", che in sostanza sta per «i risultati sono l'unico scopo del lavoro». Quindi, in pratica, basta orari fissi o gara a chi resta di più a presidiare la scrivania: liberi tutti, l'importante è fare e, se uno è veloce, meglio per lui: si riposi, ma a casa.
mercoledì 7 marzo 2007
Iscriviti a:
Post (Atom)